The Peninsula Times - Apertura con Macbeth di Verdi, il nuovo corso del Verdi di Pisa

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Apertura con Macbeth di Verdi, il nuovo corso del Verdi di Pisa
Apertura con Macbeth di Verdi, il nuovo corso del Verdi di Pisa

Apertura con Macbeth di Verdi, il nuovo corso del Verdi di Pisa

Sei titoli d'opera. Tutino, 'Questo teatro attrae i giovani'

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(di Luciano Fioramonti) L'inaugurazione il 31 ottobre con il Macbeth di Verdi firmato dal regista e librettista Fabio Ceresa con Giuseppe Finzi sul podio dell' Orchestra Regionale della Toscana, e poi cinque titoli d' opera fra tradizione e Novecento storico, tra cui una Carmen diretta da Beatrice Venezi per l' omaggio a Bizet e ai 150 anni del suo capolavoro, registi tra cui spicca Davide Livermore, e una prima esecuzione assoluta su soggetto dello scrittore Marco Malvaldi. E' la nuova stagione del Teatro Verdi di Pisa messa a punto dal compositore Marco Tutino, direttore artistico dallo scorso novembre, con un cartellone che impegnerà cinque complessi strumentali tra orchestre sinfoniche e grandi ensemble cameristici, tre compagnie di danza, e cast di cantanti con giovani talenti accanto professionisti di solida fama. Il teatro lirico toscano proporrà quattro produzioni proprie, e le altre in collaborazione con 19 teatri di tradizione, il Teatro Carlo Felice di Genova, il Nazionale di Genova e il Palau De Les Arts Reina Sofía Di València. Tra restauri della facciata, nuove poltrone e lavori che porteranno a 920 il numero posti, la nuova immagine della struttura punta anche sull' opera commissionata ad un artista che da quest' anno accompagnerà il calendario delle stagioni. Ad aprire la serie è il quadro-manifesto pittore Francesco Barbieri. ''Il Teatro Verdi - dice Tutino all' ANSA - ha una grandissima capacità di attrazione verso i giovani e la formazione. La cosa che più mi ha convinto ad accettare questo incarico è stata proprio la possibilità di avere a che fare con giovani artisti in tutti i campi e professioni del teatro''. ''Non parlare ai giovani in una città universitaria sarebbe da sciocchi. Abbiamo convenzioni per farli venire a teatro con sconti del 50 per cento. Con la formazione accogliamo cantanti giovanissimi, abbiamo in residenza artistica l' Orchestra Giovanile della Toscana. Vogliano essere una 'scuola' di mestieri dell' arte dello spettacolo'', aggiunge il presidente Diego Fiorini, che tra i tanti progetti in cantiere punta a portare l' opera anche nelle circa 20 residenze per anziani di Pisa e provincia. Partenza ambiziosa, dunque, con la nuova produzione del Macbeth secondo Ceresa. Nel ruolo del titolo Franco Vassallo che avrà accanto Vittoria Yeo. Dal 26 novembre il dittico cameristico con il Le Bal Masqué di Poulenc e la prima esecuzione assoluta de La Torre, del compositore pisano Marco Bargagna, su libretto di Vincenzo De Vivo da un soggetto di Malvaldi con l' ensemble Sentieri Selvaggi diretto dal loro fondatore Carlo Boccadoro. A gennaio Carmen con l'Orchestra Sinfonica Fiorentina per la regia e le scene di Filippo Tonon. A febbraio il raro titolo di Benjamin Britten The Turn of the Screw, regia di Davide Livermore, con Francesco Ciluffo sul podio, il soprano messicano Karen Gardeazabal e la collega coreana Yerang Park. Gran finale a marzo con L'Elisir d'Amore di Donizetti, in coproduzione con il Teatro Sociale di Como, regia di Andrea Chiodi, con l'Orchestra Roma Tre diretta da Massimiliano Caldi. ''Per un teatro fuori dai grandi circuiti nazionali - spiega Tutino - la difficoltà maggiore di una stagione d' opera é che si è costretti, per ragioni di bilancio, a collaborare con altri teatri. Quindi bisogna avere la capacità di relazionarsi con altre realtà, direttori artistici che hanno la loro testa, e cercare sempre di trovare compromessi senza cedere mai sulla qualità e sulle proprie proposte. L' altro scoglio è che naturalmente molti artisti scelgono prima di andare nelle fondazioni liriche e quindi a noi tocca fare battaglia per averli. Soltanto la credibilità ci può aiutare''. Tutino, compositore di lungo corso con opere rappresentate nei principali teatri italiani e all' estero, in passato è stato direttore direzione artistico del Teatro Regio di Torino e sovrintendente e direttore artistico del Comunale di Bologna. ''Continuare a tramandare qeesto mestiere è la cosa più bella - osserva - Io ho avuto la fortuna di aver incontrato persone che qualcosa mi hanno insegnato. A una età come la mia si sente il bisogno di restituire ciò che si è imparato''.

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(R.Williams--TPT)