

Viaggio tra alta moda e malattia per Jolie in Couture
Protagonista nel film di Alice Winocour al debutto a Toronto
Nei giorni nei quali il mondo ha reso omaggio a Giorgio Armani, al Toronto Film Festival ha debuttato un film proprio dedicato all'alta moda e alla Fashion week di Parigi, per quanto affrontate attraverso gli sguardi e le battaglie personali di tre donne, coinvolte nel bailamme: è Couture di Alice Winocour con Angelina Jolie protagonista (anche coproduttrice), in un cast che comprende Louis Garrel, Ella Rumpf, Anyier Anei, Garance Marillier, Finnegan Oldfield, Vincent Lindon. Il film, che dopo Toronto sarà in programma anche a San Sebastian, è una coproduzione internazionale Usa-Francia, già venduta in una ventina di Paesi (Italia compresa), alla quale ha partecipato anche Chanel, sia finanziariamente che aprendo per alcune scene il proprio atelier parigino (per quanto la casa di moda non sia mai nominata). Hanno girato sui siti internazionali le immagini di Jolie, che dopo la proiezione ufficiale a Toronto, nel rispondere alle domande del pubblico, non ha trattenuto le lacrime parlando della battaglia della madre (scomparsa a 56 anni nel 2007) per un tumore. Un elemento che torna nel film: infatti il suo personaggio, Maxine Walker, brillante regista di horror in ascesa, nel mezzo di un divorzio e mamma di un'adolescente, ingaggiata da una casa di alta moda per girare un corto che accompagni un'importante sfilata, arrivata a Parigi si sottopone ad alcuni esami e riceve la conferma di avere un cancro al seno. "Per me era importante lavorare con qualcuno che era stato colpito direttamente dal tumore - ha spiegato a Screen International la regista -. La madre e la nonna di Angelina sono morte a causa della malattia e lei stessa ha subito una doppia mastectomia per evitare lo stesso destino. Volevo mostrare la donna dietro l'attrice e l'icona". Spesso "nei film in cui si parla di un personaggio che si confronta con questa malattia - ha detto l'attrice nelle interviste sul red carpet di Toronto - è descritta un'esperienza totalizzante e non ci si sofferma su come nella realtà ci si confronti e si portino avanti gli altri aspetti della propria vita, la sessualità, il lavoro, l'essere madri. In qualche modo dobbiamo cercare di vivere ancora più pienamente". Secondo Winocour, tuttavia, questo non è un film strettamente sull'haute couture, che "viene usata come specchio, volevo raccontare queste donne, gli esseri umani, la fragilità della vita, dietro quelle immagini glamour". Così nella storia seguiamo anche Ada (Anyier Anei), 18enne modella sudanese che deve abituarsi a vivere nel mondo e nei ritmi parigini e la make-up artist, Angele (Ella Rumpf) che cerca di realizzare il sogno di diventare una scrittrice.
(I.E.Booysen--TPT)