Al cinema Caravaggio a Roma, il viaggio del Giubileo
Dopo il successo de L'anima e il sangue con 230mila spettatori
Come spiega lo storico dell'arte Claudio Strinati: "Caravaggio è pittore del sentimento e il Giubileo è sentimento, non è ragionamento". È anche in questo spirito che arriva nelle sale come evento speciale solo l'1, 2, 3 dicembre Caravaggio a Roma. Il viaggio del Giubileo, diretto da Giovanni Piscaglia su soggetto di Didi Gnocchi, con la sceneggiatura di Eleonora Angius e la voce narrante di Mario Cordova. Prodotto da 3D Produzioni e Nexo Studios in partecipazione con Sky e in collaborazione con Avvenire e con Gallerie d'Italia-Intesa Sanpaolo, il documentario è realizzato con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo del MiC ed esplora la dimensione spirituale di Caravaggio nella Roma del Giubileo. Un viaggio che dalla contemporaneità dei pellegrini di oggi ci porta al Seicento, dove si forma e si perde la vita di un genio inquieto. L'elenco sale è disponibile su nexostudios.it. Fu proprio durante l'Anno Santo del 1600 che Michelangelo Merisi (1571-1610) trovò la sua consacrazione, presentando due tele destinate a cambiare per sempre la storia dell'arte e la sua vita: la Vocazione e il Martirio di San Matteo. Da quel momento, la pittura di Caravaggio non fu più la stessa: abbandonò le scene quotidiane per dedicarsi interamente al sacro, trasformando l'arte in specchio di una fede intensa e tormentata, intrisa di misericordia e di un profondo bisogno di redenzione. Questa urgenza si fece ancora più intensa dopo la condanna a morte e l'esilio, quando le sue opere si fecero cupe e drammatiche. Con i suoi appelli al perdono rimasti inascoltati, Caravaggio morì infatti da peccatore, in viaggio verso Roma, alla ricerca di una grazia che non riuscì mai a ottenere. Tra luce e tenebra, colpa e perdono, il film restituisce il ritratto intimo e potente di un uomo capace di scorgere la bellezza persino nel peccato. Un artista fragile e universale, che nel Giubileo 2025 torna a commuovere con la forza senza tempo della sua pittura. Tra gli interventi del film quelli di: Francesca Cappelletti, direttrice Galleria Borghese, Roma; lo storico Franco Cardini; Antonio Ernesto Denunzio, vicedirettore Gallerie d'Italia, Napoli; lo scultore Jago; Suor Maria Gloria Riva, fondatrice del monastero delle Adoratrici Perpetue del SS Sacramento di Pietrarubbia - San Marino; monsignor Alberto Rocca, direttore Pinacoteca Ambrosiana a Milano; il saggista Marco Roncalli; Thomas Clement Salomon, direttore Gallerie Nazionali di Arte Antica Palazzo Barberini-Galleria Corsini a Roma; Antonella Scalessa, Archivio di Stato a Roma; gli storici dell'arte Claudio Strinati e Maria Cristina Terzaghi; monsignor Timothy Verdon, storico dell'arte e direttore del Museo dell'Opera del Duomo, Firenze.
(D.Khanyile--TPT)